Qual è la lingua più… Tutte le risposte alle vostre curiosità

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28 Lug 16 Qual è la lingua più… Tutte le risposte alle vostre curiosità

Per salutarvi prima dell’estate, vogliamo lasciarvi con una serie di domande e risposte sui dubbi più frequenti riguardo alle lingue. Qual è la lingua più parlata al mondo? E quella più facile? Le domande possono essere tante. Abbiamo cercato di dare le risposte migliori e più aggiornate, considerando anche la velocità con cui alcune situazioni cambiano.

Se ci sono dubbi ai quali non abbiamo risposto, scriveteci: saranno uno spunto interessante per ampliare questo articolo.
E adesso cominciamo….

 

Qual è la lingua più parlata al mondo?

È la domanda più comune e al tempo stesso più facile: il cinese mandarino.

Detto anche “Cinese Standard”, è la lingua ufficiale dalla Repubblica Popolare Cinese, da Taiwan e da Singapore: in tutto oltre 955 milioni di madrelingua, oltre ovviamente a tutti coloro che lo studiano per motivi di lavoro.
È talmente diffuso che resta la “lingua più parlata al mondo” sia che si consideri una classifica che tiene conto dei soli madrelingua, sia che si considerino nella classifica anche coloro che lo studiano come seconda o terza lingua.

Questa distinzione diventa importante, invece, per determinare il secondo posto.

Se consideriamo i soli madrelingua, il secondo posto spetta allo spagnolo o, più correttamente, il castigliano, che conta circa 405 milioni di persone che lo imparano fin dalla culla, sparsi in oltre 30 nazioni diverse. Il terzo posto è invece dell’inglese, con oltre 360 milioni di madrelingua.

La situazione si inverte se si considerano, invece, sia i madrelingua che coloro che parlano un determinato idioma come seconda lingua. In questo caso la lingua inglese recupera una posizione e si piazza al secondo posto arrivando a sfiorare i livelli del cinese.

 

Qual è la lingua più studiata al mondo?

Anche in questo caso il podio resta saldamente in mano alle tre lingue che abbiamo già visto:

  • L’inglese è senza dubbio la lingua più studiata a livello internazionale. È parlata in nazioni influenti dal punto di vista culturale e commerciale, si è affermata come lingua franca per gli affari e siamo sicuri che nessuno di voi dubiti di questo primato.
  • La seconda lingua più, studiata, invece, è lo spagnolo. Merito della sua ampia diffusione, della sua rapida espansione anche negli Stati Uniti, ma anche dello sviluppo economico e sociale dei giganti dell’America latina (con l’unica eccezione del Brasile). Mano a mano che Argentina, Cile e le altre si aprono di più ai commerci con l’estero, anche studiare lo spagnolo diventa un investimento più interessante. Certo sono paesi dalla crescita instabile, dove rapide espansioni si alternano ad altrettanto rapide contrazioni, ma è innegabile che siano paesi che si affacciano sempre di più sulla scena mondiale.
  • Al terzo posto troviamo nuovamente il cinese: la lingua della seconda potenza mondiale, studiata sempre più sia in Asia che nei paesi occidentali.

Anche se molti se ne sono stupiti quando, lo scorso anno, è uscita la classifica a cui facciamo riferimento, al quarto posto troviamo invece l’italiano.
Sicuramente una lingua che non ha grosso peso per il numero di madrelingua, ma che ha appeal su un gran numero di studenti stranieri. Come è possibile?

Forse il dato non è così sbalorditivo se si considerano una serie di fattori sia economici che culturali.

L’Italia rappresenta un partner commerciale importante e un polo di attrazione potente per molti paesi dell’Europa centrale e dell’est: Ungheria, Romania, Croazia, Albania ed altri della stessa area sono paesi dove l’italiano è molto studiato, spesso più del francese o dello spagnolo.

Nel continente americano, invece, da nord a sud tantissimi discendenti di immigrati italiani scelgono di studiare la propria lingua di origine nelle scuole o nei tanti istituti di cultura italiana.

C’è poi la Chiesa cattolica: molti membri del clero studiano l’italiano e lo usano come lingua franca molto più che non lo stesso latino, che resta lingua ufficiale soprattutto per i documenti scritti.
Aggiungiamo l’influenza culturale italiana in senso lato: moda, musica (soprattutto classica e operistica), cibo, letteratura ed ecco che non stupisce se il mondo conta tanti appassionati che decidono di studiare la lingua di Dante.

 

Quante lingue ci sono nel mondo?

Come scrivevamo in un vecchio articolo dedicato proprio al numero di lingue conosciuto, le lingue parlate attualmente nel mondo sono fra le 6.000 e le 7.000, distribuite nei 196 stati indipendenti ad oggi riconosciuti.

Non è facile stimare il numero esatto. Da una parte non è sempre possibile, infatti, distinguere nettamente quando due varianti dialettali possano realmente considerarsi due lingue diverse (e si pensi, ad esempio, all’infinito numero di varianti del cinese mandarino). Dall’altra, le lingue sono vive e nascono o muoiono secondo l’evoluzione dei gruppi sociali umani.

Negli ultimi anni la tendenza vede diminuire le lingue parlate: ci sono alcune minoranze culturali che stanno sparendo o che vedono comunque diminuire la loro originalità rispetto alle comunità predominanti nello stato in cui abitano, talvolta in modo spontaneo, altre per una sorta di omologazione forzata.

La Babele umana si sta insomma semplificando, sia pure a ritmo lento (6-7 lingue per anno). Se da una parte questo fenomeno di impoverimento linguistico preoccupa, dall’altra la lingua è un fenomeno così vivo e variabile che è difficile invertire la tendenza. Non si può tenere in vita artificialmente una lingua quando i giovani di una comunità non si riconoscono più in essa e preferiscono adottare idiomi diversi e con una diffusione più trasversale.

 

Qual è la lingua più facile da imparare per un italiano?

Sicuramente un’altra lingua neolatina: francese, spagnolo, portoghese. La somiglianza di moltissime parole e delle strutture sintattiche e grammaticali fanno sì che pochi mesi siano sufficienti a comunicare in modo accettabile, anche se per una conoscenza approfondita serve un periodo più lungo.

Subito dopo viene probabilmente l’inglese. Anche se le strutture sintattiche e i fonemi sono spesso diversi, è una lingua relativamente vicina e soprattutto è una lingua che si sente spesso in Italia un po’ in tutti gli ambiti. Anche chi non lo ha mai studiato seriamente conosce probabilmente alcune parole o espressioni che ricorrono nel cinema, nelle canzoni pop, nel dibattito pubblico e non parte mai, quindi, proprio da zero.

 

Un’ultima domanda…

C’è poi un’ultima domanda, forse la più frequente fra quelle che ci capita di sentirci rivolgere. È un argomento che, a nostro avviso, va sempre affrontato caso per caso, ma se intanto volete un primo orientamento potete cercare qui i nostri consigli sulla lingua straniera più utile per lavorare

A presto!

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